CORSO DI PIZZAIOLO | LIEVITAZIONI MULIEBRI

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L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLA PIZZA DI MIKAELA

Nasce pasticcera, quindi sceglie di ampliare la sua sfera di competenza e di specializzarsi in impasti di panificazione e pizzeria. Le realizzazioni sono tanto simili quanto sensibilmente diverse: un nuovo mondo si apre davanti ai suoi occhi, al punto che Mikaela decide di avventurarsi all’estero. I suoi impasti sbarcano in Danimarca, per la precisione a Copenhagen, con il sogno nel cassetto di aprire una sua attività. Ma prima di iniziare l’avventura, sceglie di formarsi presso l’Accademia Italiana Chef.

MIKAELA SI RACCONTA E MENTRE LO FA LA VOCE TREMA DALL’EMOZIONE, QUELLA CHE NASCE DA UNA GRANDE PASSIONE. 

D: Perchè fare un corso prima di avventurarsi nella professione di pizzaiola?

R: Prima di aprire una mia attività ho ritenuto opportuno frequentare un corso professiona​le​ che mi permettesse di lavorare in prima persona al mio progetto. Accademia Italiana Chef mi è sembrato un ottimo ente formativo​ perché oltre alle lezioni in aula mi ha dato l’opportunità di fare uno stage di molte ore presso una pizzeria e quindi imparare il mestiere sul campo. Tornata a Roma mi sono subito iscritta e tutto è andato come previsto.

D: Consiglieresti questo corso ad un aspirante pizzaiolo, o anche… Pizzaiola? 

R: Assolutamente sì, il corso è ben strutturato e mi ha dato le basi per poter svolgere il mestiere di pizzaiola, oltre che avere una parte teorica esaustiva e​d un confronto costante​ che ancora continua a distanza di un anno dal corso, con addetti ​del settore, con il mio insegnante sempre disponibile ad aiutarmi e con la segreteria che oggi, dopo aver aperto la mia attività, mi manda stagisti dai nuovi corsi che possono imparare e misurarsi sul campo.

D: Dagli impasti di pasticceria danesi a quelli di pizzeria romaneschi, passando per Accademia Italiana Chef. Come hai realizzato questo sogno?

R: Dopo il corso e lo stage ho deciso di aprire la mia attività di pizzeria a domicilio e asporto a Roma, dove ho potuto realizzare prodotti di alto livello, avendo delle basi di conoscenza del settore solide e avendo fatto esperienza in una pizzeria è stato tutto molto semplice. ​Ritengo che il ​fare la pizza non ​sia​ solo​, letteralmente,​ ​”​fare la pizza​”​, ​bensì che sia​ un progetto e​d​ un processo che richied​a intuito, conoscenza e determinazione. Non è un settore per donne, ma piano piano lo sta diventando, il lavoro fisico e manuale non ci spaventa più e sono certa che questa scuola sfornerà moltissime pizzaiole (e pizzaioli) di livello.

D: Vedere una donna sfornare pizze è un po’ insolito, questo ti crea difficoltà nel rapporto con la clientela?

R: No, anzi il coraggio viene apprezzato. ​Oggi i miei clienti si affezionano e si complimentano per la leggerezza e digeribilità dell’impasto, per il gusto e perché riscoprono una pizza artigianale curata e che non fa male e che soddisfa i palati di grandi e piccini​, e che per di più… è fatta da una donna, io! Questo risultato è stato possibile grazie anche ad Accademia Italiana Chef, il mio rapporto con la scuola continua e continuerà e non posso che ringraziare tutti per avermi aiutata a realizzare un piccolo grande sogno dandomi sempre supporto e disponibilità.

Ringraziamo Mikaela Dema per il tempo concessoci, le auguriamo di conservare e accrescere la passione e la determinazione, ingredienti magici che la condurranno senza dubbio ad innumerevoli successi e soddisfazioni.