COSTRUIRSI GIORNO PER GIORNO RESTANDO FEDELI AL PROPRIO STILE DI CUCINA

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L’intervista con con Massimiliano Bertagna per parlare della sua storia professionale nel mondo della ristorazione.

Il nostro ex allievo Massimiliano si racconta in un’intervista esclusiva, parlandoci della sua semplice ed intensa storia nel mondo della ristorazione. “La carriera di uno Chef è ricca di sfaccettature, momenti belli ma anche quelli difficili, e ad un certo punto tiri una riga, ti fermi un attimo e ti chiedi se ti senti realizzato e felice

Massimiliano, parlami un po’ della tua storia professionale verso la ristorazione.

Mi sono diplomato nel 1986 all’ I.P.S.A.R G. Casini di La Spezia, ho cominciato fin da subito a lavorare nelle cucine, poi nel 1990 ho rilevato un ristorante nella mia città ma dopo 7 anni ho avuto la sensazione che stavo perdendo il punto di vista dello chef e che ero sempre più impegnato nell’amministrazione.
Ho deciso di cambiare, vendere il locale, e tornare a fare esperienze professionali per crescere di livello come creativo della cucina piuttosto che come imprenditore.
Mi piace molto il mio lavoro e ancora dopo tanti anni trovo stimoli nel viverlo e nel cercare di migliorarmi.

 

Esistono delle figure che hai incontrato durante il tuo percorso che hanno lasciato il segno?

Onestamente porto con me il ricordo di molte persone, alcune positive altre negative, ma ognuna di loro è servito a formare il mio modo di lavorare e di comportarmi in cucina.
In questo lavoro è fondamentale avere un bagaglio il più grande possibile da cui poter attingere al bisogno, sia dal punto di vista professionale sia dal punto di vista umano.

Quali sono gli aspetti fondamentali per riuscire a fare questo mestiere, consiglieresti delle regole da seguire?

Credo che nel lavoro di uno chef la cosa importante sia avere uno stile, una coerenza professionale, quindi costruirsi giorno per giorno restando fedeli ai gusti che più senti vicini.


Secondo me poi e’ molto importante far comprendere a chi lavora con me il modo in cui nascono i piatti e con quale criterio; perchè solo rendendo partecipi tutti gli elementi della brigata si può ottenere un buon risultato. È fondamentale marciare tutti nella stessa direzione e con la stessa convinzione e consapevolezza.


Fuori dal lavoro invece non smettere mai di essere curiosi, assaggiare, provare e immaginare, perchè il nostro è un lavoro sul quale non stacchi mai.

Capita alle volte che mi vengono in mente idee per un piatto anche di notte…funziona così, il nostro non è un lavoro, ma uno stile di vita.

Quale direzione hai preso dopo il tuo diploma in accademia?

Io ho deciso di frequentare l ‘accademia nel 2020 in pieno lock down, non si lavorava da mesi e avevo bisogno di stimoli e di confronti.
In accademia ho migliorato molto le mie conoscienze su alcune specificità e ho potuto mettere tra i miei punti di forza “la pasta fresca”. Un altro aspetto molto importante del mio percorso è stato aver potuto assistere l’anno seguente lo Chef Claudio Olivieri nel corso del 2021, è stata un’esperienza molto formativa e altamente positiva.

 

Oggi chi sei, parlaci del tuo lavoro e quanto ti senti realizzato.

Oggi sono uno chef che si è tolto delle soddisfazioni, nella mia città sono apprezzato e ricercato, ho una pagina FB e una pagina Instagram che curo a nome “fishbone chef”, ho uno stile mio ben riconoscibile orientato alla tradizione del mio territorio, cercando di ripescare ricette antiche e quasi dimenticate per riproporle in chiave moderna usando prodotti a km 0.
Ho lavorato anche fuori dall’Italia e mi sono ritagliato davvero una mia dimensione soddisfacente.
Mi posso ritenere uno Chef molto felice.

Hai un obiettivo, un sogno nel cassetto per il tuo futuro?

Si ho ancora sogni nel cassetto, mi piacerebbe lavorare in una brigata di uno chef stellato, sarebbe un buon modo per confrontarmi e capire se il mio è stato un buon percorso e poi sarebbe come dare ancora più prestigio e onore alla mia carriera.
Poi avrei anche in testa l’idea di potermi ancora impegnare in un locale tutto mio, ho un progetto bene preciso e delineato nella mia testa, adesso mi sento più maturo e preparato. Il mio futuro ristorante è già pronto, so perfettamente come lo vorrei impostare in tutti i minimi dettagli. Staremo a vedere.

Ringraziamo Massimiliano per averci dedicato il suo tempo per questa intervista. Gli facciamo i complimenti più sinceri augurandogli con tutto il cuore che possa realizzare quanto prima i suoi sogni nel cassetto.

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