ELISA SCALA: “IL MIO LAVORO COME PERSONAL CHEF DOPO IL DIPLOMA CONSEGUITO IN ACCADEMIA”

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Digitando su Google “Personal Chef a Milano“, appare lei, Elisa Scala, giovane e intraprendente Chef a domicilio, anche le riviste la presentano con tutto il suo talento e la sua abilità. Elisa Scala, molto conosciuta in Lombardia, ha iniziato a dare concretezza alla sua passione per la cucina proprio presso la nostra Accademia.

E’ stata infatti un’allieva del Corso di Cuoco Professionista, diplomatasi con il massimo dei voti dopo un percorso formativo intenso nel quale ha messo impegno e passione.
​In seguito al diploma conseguito presso la nostra Scuola di cucina professionale, ha bussato alle porte di diverse cucine specializzate in cucina tradizionale italiana, cucina meneghina, cucina vegana e vegetariana, gluten free e cucina gourmet, per creare e raffinare le sue competenze e potersi creare un bagaglio professionale completo.
Ha dedicato molto tempo alla gavetta nelle cucine di ristoranti di livello medio/alto di Milano e nel 2014, forte di un bagaglio di conoscenze e abilità molto variegato, ha dato il via al suo progetto: Diventare Chef a Domicilio.

​Oggi, a distanza di cinque anni, è una professionista in carriera, soddisfatta del suo lavoro e ricambiata per tutto l’impegno che gli dedica.
La abbiamo raggiunta e le abbiamo fatto qualche domanda sulla sua professione. Vi lasciamo alle parole di Elisa Scala, certi di trasferirvi tutto il suo entusiasmo e la sua passione per la cucina.

Elisa, come hai deciso di iscriverti al Corso di Cuoco Professionista dell’Accademia Italiana Chef?
Ero arrivata da poco a Milano, non avevo a chi chiedere consiglio. Così, come spesso succede, ci si affida alla ricerca in internet. Dopo aver trovato diverse offerte, quella che si avvicinava di più alle mie disponibilità di orario, più semplice da raggiungere e con un prezzo non troppo elevato, è stata proprio l’Accademia Italiana Chef. Mi è rimasta impressa la cordialità del Sig. Roberto.

Quali erano i tuoi obiettivi?
Il mio obbiettivo era quello di vedere da vicino la cucina professionale, trasformare la passione in professione

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della tua attività di Chef a domicilio?
Il vantaggio è nel tempo. Si ha a volte più tempo per se stessi, per riflettere sulla propria attività.
Si ha il tempo da dedicare al cliente. La soddisfazione di fare sempre un menù ad Hoc e su misura.
E’ più dinamico. Viaggio sempre con il mio piccolo furgone. Lì ho tutto ciò che può sempre servire. Attrezzature varie e piccoli utensili. Andare nelle case, non è come entrare nella cucina del tuo ristorante. Devi adeguarti agli spazi, alle attrezzature disponibili, ai piani cottura e ai forni che funzionano sempre in maniera differente.
Gli spazi dei frigoriferi, spesso assenti. E’ sempre un mettersi alla prova quando entri nelle cucine dei tuoi clienti.

Dove operi?
Opero su Milano, tutta la Lombardia, Italia e estero.

Quali sono i mezzi attraverso i quali ti fai conoscere dai tuoi potenziali clienti?
Dopo cinque anni di Chef a domicilio, il passaparola e il mio sito internet sono i canali con i quali mi faccio conoscere e mi conoscono

Che tipo di cucina proponi per quali tipologia di occasioni? Ti va di raccontarci qualche aneddoto?
La mia cucina segue la semplicità e la complicità tra ingredienti diversi. Sempre di stagione. Quando si selezionano eccellenti materie prime, non serve “caricare di gusto”, serve solamente interpretare, esaltare e far capire cosa c’è nel piatto. Accostare pochi sapori in un solo piatto.
I sapori devono essere semplici, delicati, devono dar gioia al palato.
Non devono “annoiare”, ma devono stupire!
Mi propongo come Personal Chef a domicilio per ogni occasione. Di aneddoti ne avrei tanti da raccontare! Ma quelli che mi divertono di più riguardano tutte quelle volte che, tra i miei ospiti, ho trovato gente di rilievo. Come una sera quando, durante una cena presso un caro cliente, ho avuto il piacere e l’onore di cucinare per il sindaco di Milano. Questo mi ha reso fiera e gioiosa!

Il tuo è un lavoro di passione e creazione, ma anche di regole, fatica e rigore. Quali sono gli insegnamenti che hai appreso in Accademia e che applichi nella tua professione?
Attraverso gli stage proposti dall’Accademia, ho imparato come gestire la cucina e i tempi. Come organizzarsi per non trovarsi persi, almeno quando è possibile!
La pulizia, la puntualità. la diversità di interpretazione delle ricette!

Qual è la meta verso la quale indirizzi le tue scelte lavorative?
La meta? E’ il futuro!

Hai dei suggerimenti da dare a chi desidera diventare Chef a domicilio?
Essere se stessi, crescere pian piano, regolare “il tiro” man mano che si fanno eventi. Non pretendere tutto in una volta. La strada è lunga e si deve lavorare sodo!

Ringraziamo Elisa per la disponibilità e la cortesia dimostrateci nel raccontarci la sua storia.