SCUOLA DI CUCINA | LA STORIA DI SUCCESSO DI CHIARA CATTINI

Home/successo/SCUOLA DI CUCINA | LA STORIA DI SUCCESSO DI CHIARA CATTINI

A TU PER TU CON CHIARA CATTINI
CHE CONSIGLIA AGLI ASPIRANTI CHEF:

SIATE DETERMINATI E ABBIATE LA FORZA DI RESTARE UMILI E VOLENTEROSI

– Come hai deciso di iscriverti al Corso di Chef della nostra Accademia?

La mia decisione di iscrivermi all’Accademia è stata un po’ lunga e ponderata.
Avendo già un locale da gestire ho dovuto ragionare bene un impegno come quello dello studio: riuscirò a studiare? Sarò in grado di gestire ogni cosa? I ragazzi ce la faranno senza di me?
Ad un certo punto la voglia di qualificarmi era troppo forte: sentivo il bisogno di crescere e di dimostrare a me stessa che ero capace di fare più di quello che già stavo facendo. Ecco come ho deciso di frequentare e sono veramente felice di avercela fatta.

– Quali sono le regole che hai appreso in Accademia e che metti in pratica all’interno del Tuo Ristorante?

Da questo corso ho imparato a comprendere il significato di professionismo. Sono una persona che da anima e corpo alle cose che fa e quindi il mio motore è sempre stata la passione: frequentando questo corso sono cresciuta e ho capito che senza il professionismo (è tutto ciò che comporta) non avrei mai potuto fare quel salto di qualità che stavo cercando. Quello che ne deriva è un’organizzazione più precisa ed un metodo di lavoro replicabile è possibile a tutti. Le check list mi hanno cambiato la vita è adesso ho anche più tempo per me è la mia famiglia.

– Qual è la filosofia che sta alla base della cucina della Chef Chiara Cattini?
La semplicità e la ricerca. Credo molto nella potenza delle materie prime e dunque vado alla ricerca di sapori autentici e (a volte) dimenticati. Mangiamo cose dell’altro mondo e poi ci stupiamo quando sentiamo il vero sapore degli spinaci o della carne. Amo piatti puliti e lineari che creo attraverso un continuo lavoro di tecnica e design: leggo tanto e cerco di circondarmi di arte e di colore (una fonte si continua ispirazione). La cucina per noi è tradizione che vuole crescere ed è così che lavoriamo: sempre in movimento, sempre in ricerca e fortemente votato al cambiamento stagionale.

– Qual è la meta verso la quale indirizzi le tue scelte lavorative?
La crescita. Questa è la meta verso la quale finalizzo i miei sforzi e il mio lavoro quotidiano.
Potreste venire a trovarci al mio Ristorante, “La Locanda di Sant’Agata” a Rubiera, adesso, e amare piatti che tra 6 mesi trovereste già migliorati.
Io e mio marito ( perché è con lui che condivido questa vita e questa avventura) vorremmo arrivare ad essere riconosciuti come “quel ristorante dove c’è sempre qualcosa di diverso“, ed è proprio così che impostiamo tutto il nostro lavoro.

– Ti abbiamo vista comparire difronte alle telecamere di Telereggio? Ci racconti qualcosa in più su questa esperienza televisiva?

Questa esperienza è nata un po’ per caso, inizialmente come semplice sostituzione e poi sono sempre la. 😂 faccio parte di un programma che avvicina musica e cucina: da spazio ad artisti emergenti e condivide pensieri con chi si è già affermato nel mondo della musica e mentre tutto questo accade io cucino. Sono felicemente coinvolta in questa situazione che mi ricorda un salotto degli artisti di anni fa: quando ci si trovava a pelare e c’era sempre qualcuno che accoglieva cucinando: io sono quella persona in questo programma. Andrea Barbi (che conduce il programma) mi ha sempre permesso di partecipare in modo attivo alla conversazione e mi sprona a far uscire la parte migliore e più divertente di me. Spero sia l’inizio di qualcosa di bello e vero. –

– Pensiamo adesso a Chiara Cattini nel futuro: come ti vedi tra 15 anni?

Magra.😂😂
Scherzi a parte.
Non amo vedermi più in là di quanto io non possa programmare. L’unica cosa che desidero è riuscire ad avere una casa tutta mia (semmai piena di diplomi e attestati) ricca di luce e di fiori. Desidero solo lavorare e crescere sempre: la mia paura più grande è di vedermi ferma a cucinare cose che non mi rappresentano.
Lavorerò senza sosta per evitare una cosa del genere e per poter vivere con serenità e bellezza.

– Quale messaggio ti piacerebbe trasmettere a chi sogna un futuro come Chef?

Lavorate e lavorate.
I sogni non arrivano per caso ma sono il frutto di un immenso cammino fatto più di sacrifici che serenità. Non è un lavoro per tutti ma se siete determinati e avete la forza di restare umili e volenterosi anche quando le soddisfazioni arriveranno (perché ad un certo punto arrivano e sono potenti) allora non c’è lavoro più bello e gratificante. Sognate ma in modo consapevole e amatevi sempre in modo coraggioso.

Ringraziamo Chiara per aver accettato di raccontarsi con simpatia e disponibilità. Le auguriamo un futuro di successi.

Potete assaporare la cucina sempre nuova e genuina di Chiara presso il suo Ristorante:
La Locanda di Sant’Agata
Via Sant’Agata 2, a Rubiera.