SCUOLA DI CUCINA | RASSEGNA STAMPA – GUSTISSIMO: La ristorazione, un volano per l’occupazione

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Accademia italiana ChefCon un tasso di disoccupazione che si aggira intorno all’11% (35% per i giovani tra i 15 e i 24 anni), è divenuto molto difficile riuscire ad avere accesso al mondo del lavoro. Non solo, il lavoro spesso quando c’è è precario e saltuario, per questo molti finiscono per rassegnarsi alla precarietà o per perdere la fiducia in se stessi.

Due dei problemi maggiori del settore sono titoli (lauree e diplomi) che non sempre forniscono le competenze adeguate a rispondere alla domanda del mercato e la formazione di professionisti in settori che non hanno richiesta di manodopera. L’Italia, al pari dell’Europa, dal 2008 ad oggi ha subito i danni e le conseguenze di una grave crisi economica, che ha fatto perdere migliaia di posti di lavoro in pochi anni. In questo contesto per certi versi deprimente, il settore della ristorazione va in netta controtendenza.

Secondo i dati del rapporto ristorazione FIPE 2017 (Federazione Italiana pubblici esercizi), c’è stato un recente calo nei consumi alimentari domestici (-12% tra il 2007 e il 2015) a cui fa da contraltare una importante crescita dei consumi fuori casa, che valgono circa il 35% del totale dei consumi alimentari delle famiglie. Questo significa che, nonostante la crisi economica, esiste una richiesta crescente nel settore della ristorazione, il che rende davvero interessante intraprendere un percorso professionale in questo senso. Analizzando i dati relativi al settore emerge che, solo nel 2016, ben 39 milioni di italiani avrebbero consumato pasti fuori casa. Ciò rende l’Italia una eccezione all’interno del contesto europeo, dove i consumi alimentari fuori casa hanno subito una brusca riduzione.
Anche i dati ISTAT (riferiti al 2014) confermano questo trend, si pensi infatti che in Italia sono attive nel settore industriale e distributivo della ristorazione qualcosa come 530.000 imprese in cui lavorano quasi due milioni e mezzo di addetti di ogni sesso e nazionalità.

Andando nello specifico, il settore dei servizi di ristorazione da solo nel 2014 contava ben 265.698 imprese attive con circa un milione di addetti occupati. Basterebbe quindi uno sguardo superficiale per capire come quello della ristorazione sia un settore in crescita, che meriterebbe maggiori attenzioni da parte di tutti.
Inoltre, secondo recenti indagini il consumo della ristorazione in Italia varrebbe qualcosa come 76 miliardi di euro. Quello alimentare italiano è dunque uno dei mercati più importanti d’Europa (in Italia ci sono 4,5 imprese ogni mille abitanti) e, fatto questo da non sottovalutare, sembra essere in costante crescita.

Per rispondere alla crescente e continua domanda di personale, esistono corsi di cucina professionali come quelli organizzati dall’Accademia Italiana Chef, per citare una delle scuole con…
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