SCUOLA DI CUCINA | ALLIEVI E SUCCESSO: LA STORIA DI REEHA G. PAVALACHE

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P1120485E’ con grande emozione che vi riportiamo le parole che una nostra studentessa ha deciso di scriverci al termine dl suo percorso in Accademia. Rheea, questo il suo nome, è stata un’allieva della scuola di cucina del Corso di Cuoco Professionista, che ha dimostrato brillantezza e competenza, ma soprattutto di credere fermamente nel suo sogno di diventare una professionista dell’arte culinaria.
La sua determinazione e una forte predisposizione al mestiere le hanno consentito di fare tesoro degli insegnamenti dati con entusiasmo e passione dai nostri Docenti.
La sua è una storia di amore per la cucina, di voglia di crearsi un futuro in questo campo e di coraggio nel perseguimento dei suoi obiettivi. Un coraggio che le ha permesso di ottenere un lavoro e di raggiungere la meritata soddisfazione e il successo professionale.
Nella sua storia Reeha riporta l’esperienza, i suoi momenti di difficoltà, abilmente superati e i consigli che si sente di dare agli attuali e futuri allievi dell’Accademia.
Le sue parole ci hanno regalato la più grande soddisfazione perché contribuire alla realizzazione dei nostri allievi è il nostro più grande obiettivo.

“L’insegnamento lascia una traccia di se stessi nello sviluppo di un altro. E sicuramente lo studente è una banca dove è possibile depositare i propri tesori più preziosi”

Auguriamo a Rheea ancora tante meritate soddisfazioni e la ringraziamo di cuore per questa storia emozionante.

Ho concluso il percorso previsto dall’Accademia il 2 di maggio. Mi sono affrettata a fare uno stage concentrato e a fare l’esame perché così avrei potuto sperare a fare la stagione estiva da qualche parte. Infatti ho lavorato al curriculum in modo da farlo in modo completo e poi ho iniziato a rispondere a tutti gli annunci di lavoro come aiuto cuoco e laddove non era richiesta esperienza anche a quelli come cuoco. Avevo fatto qualche colloquio telefonico ma si vede che non era abbastanza la mia esperienza di stage e quindi non venivo ricontattata. A un certo punto, ho preso le email di tutti gli alberghi ristoranti delle varie zone turistiche d’italia e mi sono detta che prima o poi qualcuno mi dovrà rispondere. Inoltre, siccome avevo visto sul sito dell’Accademia l’articolo dell’esame che abbiamo fatto, mi sono detta che era un buon modo per farsi un po’ di “pubblicità”, nel senso farsi un po’ valere nonostante la poca esperienza. Quindi ho tagliato la parte che parlava di me e l’ho incollata al curriculum. Quindi ho iniziato a mandare il curriculum aggiornato e nello stesso giorno sono stata ricontattata da un albergo del Trento, chiedendomi di venire a fare qualche giorno di prova. Mi sono fatta subito la valigia e sono partita. La prima cosa che mi hanno chiesto come prova è stata fare il pane ed ero un po’ in ansia. Ma il risultato è stato favoloso (le allego la foto). Da quei due giorni, mi hanno chiesto di rimanere ancora un po’ e quindi mi hanno messo a fare un po’ di tutto. Il primo giorno un po’ di primi, il secondo un po’ di secondi mentre nel terzo giorno ho gestito tutto un servizio da sola (una trentina di persone). Siamo in due. Io e un altro ragazzo che nel contratto siamo “aiuto cuochi” ma siamo noi a gestire tutta la cucina: primi, secondi, contorni e dolci, lavapiatti e riordino della cucina. Mi hanno fatto un contratto part-time di 6 h e mi pagano 1200. Direi che è un ottimo inizio e ne sono pienamente soddisfatta. La titolare ascolta le mie proposte e rimane flessibile riguardo al menù. Una volta ho proposto la pasta al radicchio e crema ai formaggi. (visto che di radicchio ne era avanzato, ho deciso di saltarlo in padella e abbinarlo a questa crema deliziosa) e recentemente le avevo proposto di fare della pasta ripiena e ha accettato. Di sbagli ne ho fatto, ma ho cercato di rimediare subito e non sbagliare più.

Volevo anche ringraziarla perché veramente ricordo tanti suoi consigli e quelli di Chef Francesco e li metto in atto. Inoltre ho lasciato in cucina il mio quaderno di appunti dall’Accademia e ogni tanto li guardo e cerco di migliorare le mie prestazioni. Cerco di adattarmi al meglio alle richieste del ristorante e continuo il mio studio.

Vorrei anche dare un consiglio ai suoi studenti e futuri studenti. Poi, se riterrà opportuno lo riferirà a loro. Quando concludono il percorso e cercano lavoro, consiglio di organizzare bene il curriculum così come ci avete spiegato voi e di ritagliare dal sito dell’Accademia il mini articolo che spiega il raggiungimento del traguardo con la relativa foto del piatto. Sembra poco ma ha un grande peso. Lo stesso giorno che ho aggiornato in questo modo il mio cv, mi hanno contattato. Poi ho ricevuto un altra offerta, sempre in montagna, in Valle d’Aosta sempre come aiuto cuoco ma per soli due mesi.

Secondo me, anche se si candida per un posizione di aiuto cuoco, va bene lo stesso. In questo ambito bisogna crescere, partire da un gradino più basso e cercare di arrivare al livello desiderato. Soprattutto per chi, come me, non ha avuto precedente esperienza in cucina di alcun tipo.

Le auguro una buona giornata
La stimo tantissimo

Rheea G. Pavalache